Recensione del Libro: “Il Potere delle Abitudini” di Charles Duhigg

Oggi ti voglio fare una domanda abbastanza scomoda: cosí, a bruciapelo, chi sei? 

La risposta a questa domanda nella maggior parte dei casi è un insieme di caratteristiche fisiche, mentali, psicologiche, emotive, etc. Pochi di noi invece risponderebbero a questa domanda facendo un elenco di abitudini.

Eppure siamo macchine che funzionano al 90% in automatico attraverso routine e abitudini che ci semplificano la vita. Forse la frase “siamo le nostre abitudini” è un’estremizzazione di questo concetto, ma sicuramente è utile fare un bilancio delle nostre abitudini per capire in che direzione stiamo andando. 

Una piccola cosa ripetuta ogni giorno può portare grandi risultati in futuro, come grandi dispiaceri.

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Il libro “il potere delle abitudini” affronta, da un punto di vista scientifico, l’argomento delle abitudini andando a scomporle nei singoli elementi che le compongono cosí da rendere piú facile il cambiamento. 

Cambiare le abitudini in maniera scientifica

Questo libro affronta l’argomento delle abitudini con un approccio scientifico, scomponendole in elementi chiave per rendere il cambiamento più accessibile. Charles Duhigg ci guida attraverso il processo di formazione delle abitudini, svelando il potere che hanno su di noi e come possiamo riscrivere il nostro script personale.

La Scienza del Cambiamento

Duhigg esplora storie e studi di casi che dimostrano come sia possibile modificare le abitudini, sia a livello personale che organizzativo. Imparerai come identificare i segnali scatenanti delle tue abitudini, come cambiare le tue routine e come mantenere i risultati nel tempo.

Una Chiave per la Trasformazione Personale

Questo libro è una risorsa fondamentale per chiunque desideri migliorare sé stesso e raggiungere i propri obiettivi. Rappresenta una guida pratica per il cambiamento, basata su solide ricerche scientifiche e storie ispiratrici.

Sfida te Stesso: applicazione pratica del libro

Le abitudini sono di solito “attivate” da uno o più segnali. Ad esempio, l’abitudine di fumare può essere attivata dalla pausa al lavoro, il bere un caffè oppure lo stare in compagnia. Altri segnali possono, invece, essere di tipo emotivo (interni): per esempio, mi sento triste quindi affronto questa emozione bevendo. 

La sfida di oggi è quella di prendere un’abitudine nociva (se pensate di non averne potete comunque prenderne una piú innocua, come bere il caffè) e individuare tutti i segnali che l’attivano. 

Se volete cambiare un’abitudine é importantissimo individuare questi segnali così da riconoscerli: in modo da non attivare l’abitudine nociva X e sostituirla invece con un’abitudine piú salutare Y. 

Per esempio, se la pausa caffè attiva l’abitudine nociva di fumare, potresti sostituire questa abitudine quella con quella di prendere un tè o una gomma da masticare.

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